BENVENUTI NEL BLOG "DAL TRASMETTERE AL COMUNICARE"

Questo BLOG DIDATTICO ha lo scopo di interfacciarsi con la didattica d'Italiano e Storia (e non solo) svolta in classe. Il BLOG si offre ad essere seguito da tutti gli alunni frequentanti L’IIS "Danilo Dolci" di Partinico (PA). Sarà piacevole accogliere qui i vostri post di commento agli argomenti inseriti, da me moderati. Trovano spazio, nel nostro Blog, anche le note alle notizie tratte dai quotidiani: PROGETTO SCUOLA "LETTURA DEL QUOTIDIANO IN CLASSE".

Il mio grazie a tutti i partecipanti!
Prof.ssa Angelica Piscitello

venerdì 24 maggio 2013

INVITO ALLA MUSICA SECONDO OTTOCENTO

 
 OPERA DI  GIOVANNI VERGA
MUSICA DI PIETRO MASCAGNI
L'addio alla madre
 
TESTO

Mamma!…Quel vino è generoso (”Addio alla madre”, Cavalleria rusticana)
Mamma, mamma!
Quel vino è generoso,
e certo oggi
troppi bicchieri ne ho traccannati.
Vado fuori all’aperto.
 
Ma prima voglio che mi benedite
come quel giorno che partii soldato.
E poi, mamma, sentite …
 
S’io non tornassi, s’io non tornassi,
voi dovrete fare da madre a Santa,
ch’io le avea giurato di condurla all’altare.
 
Voi dovrete fare da madre a Santa
s’io non tornassi.
 
Oh, nulla! È il vino che m’ha suggerito!
M’ha suggerito il vino.
 
Per me pregate Iddio!
Per me pregate Iddio!
 
Un bacio, un bacio, mamma!
un altro bacio, un altro bacio, addio!
 
S’io non tornassi, fate da madre a Santa.
Un bacio, mamma, addio!

Introduzione

È un'opera lirica in un atto unico di Pietro Mascagni su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga.
La prima rappresentazione fu al "Tratro Costanzi" di Roma il 17 Maggio 1890.

Trama
ATTO UNICO
L’azione i svolge nella piazza nella quale si trovano una chiesa e l’osteria di Lucia il giorno di Pasqua.
Turiddu canta una serenata a Lola, della quale è perdutamente innamorato; prima di partire per il servizio militare le ha giurato amore eterno, ma la giovane durante la sua assenza ha sposato Alfio, il carrettiere.
Turiddu per vendicarsi inizia a corteggiare Santuzza, ma dopo averla sedotta la trascura. Il giovane si aggira nei pressi della casa di Alfio che spesso assente non si accorge di nulla.
Santuzza, angosciata e preoccupata, cerca Turiddu per parlargli e chiedere spiegazione del suo comportamento; entra allora nella casa di Lucia, madre del giovane e le confida quanto sta succedendo svelandole i suoi sentimenti e la sua disperazione: oramai è disonorata ed abbandonata.
Arriva Turiddu e i due discutono animatamente finchè passa Lola che si sta recando alla messa di Pasqua sola perché il marito lavora. Le due donne si scambiano battute ironiche.
Poco dopo Lola è seguita da Turiddu, insensibile all’implorazione di Santuzza che gli augura la mala Pasqua e decide, vedendolo arrivare, di rivelare quanto succede ad Alfio.
Dopo la messa la piazza torna a popolarsi. Turiddu offre agli amici nell’osteria della madre Lucia un bicchiere di vino e ne offre uno anche ad Alfio che, sdegnato, nel rifiutarlo lo abbraccia e gli morde l’orecchio sfidandolo a duello.
Turiddu, che si finge ubriaco, rivolge commosse parole di saluto alla madre a cui affida Santuzza e va ad incontrare il rivale.
Poco dopo il grido di una popolana:- Hanno ammazzato compare Turiddu!- annuncia il tragico esito del duello.