BENVENUTI NEL BLOG "DAL TRASMETTERE AL COMUNICARE"

Questo BLOG DIDATTICO ha lo scopo di interfacciarsi con la didattica d'Italiano e Storia (e non solo) svolta in classe. Il BLOG si offre ad essere seguito da tutti gli alunni frequentanti L’IIS "Danilo Dolci" di Partinico (PA). Sarà piacevole accogliere qui i vostri post di commento agli argomenti inseriti, da me moderati. Trovano spazio, nel nostro Blog, anche le note alle notizie tratte dai quotidiani: PROGETTO SCUOLA "LETTURA DEL QUOTIDIANO IN CLASSE".

Il mio grazie a tutti i partecipanti!
Prof.ssa Angelica Piscitello

sabato 19 gennaio 2013

GLI EROI DEL RISORGIMENTO ITALIANO


 

ATTIVITA'
Perché la mente di Mazzini fu invasa, ad un certo punto, dalla "tempesta del dubbio", cerca nelle pagine della tua antologia la risposta.

mercoledì 9 gennaio 2013

MASSONERIA IERI E OGGI

 
  • Che cos'è la Massoneria?
  • Che potere e influenza ha avuto (ed ha) questa grande organizzazione, con ramificazioni in moltissimi paesi occidentali?

Un po' di storia:
Nel 1700, quando l'Illuminismo trionfò in Europa, attecchisce il movimento politico della Massoneria, che si occupava di rendere più liberi i popoli ed indipendenti le nazioni, e mirava anche a migliorare la condizione di quei poveri diseredati dalla sorte.
Un gran numero di massoni era composto da persone fornite d’ingegno, che si distinguevano negli studi, ed erano di forte carattere, non prive di coraggio, amanti della patria e filantropi nei confronti dei poveri e dei bambini.
 
La Massoneria nacque come associazione segreta perché lottava per i diritti di libertà, contro l'assolutismo monarchico. Essa traeva il suo nome dalle corporazioni medievali dei “liberi muratori“, i cui membri erano tenuti all’aiuto reciproco e alla conservazione dei segreti del mestiere.
Nel corso dei secoli, con il decadere delle corporazioni artigiane, queste associazioni assunsero un carattere esoterico, di setta, allargandosi anche a membri estranei all’arte muratoria.
Finché, all’inizio del ’700, l’associazione perse definitivamente il suo carattere di organizzazione di mestiere, pur conservandone il linguaggio, la simbologia e le strutture organizzative, in primis la divisione in “logge” facenti capo a un “Gran Maestro“.

Nata in Inghilterra e diffusasi presto in tutta Europa e nel Nord America, la “nuova” Massoneria si ispirava a una filosofia deista (Dio era chiamato il grande architetto dell’universo), faceva propri gli ideali illuministi e si dichiarava anticlericale. Legate direttamente o indirettamente alla massoneria erano molte delle società segrete, come la Carboneria, impegnate nelle agitazioni nazionali e costituzionali dell’età della Restaurazione.
Nella seconda metà del XIX secolo la Massoneria divenne un vero e proprio contraltare della Chiesa di Roma e un luogo di incontro e raccordo tra gruppi politici di orientamento democratico e anticlericale.

I risvolti moderni: le critiche
Tra ’800 e ’900 la Massoneria fu oggetto di critiche e attacchi sempre più frequenti, non solo dai tradizionali avversari cattolici, ma anche da uomini politici e intellettuali di diverse tendenze, che vedevano in essa un centro di potere occulto.
In effetti, nel corso del XX secolo, la Massoneria ha finito col perdere buona parte della sua caratterizzazione ideologica per frammentarsi in una serie di gruppi di interesse legati a specifiche situazioni di singoli paesi.
 
La Massoneria in Italia
Significativo a questo proposito è il caso dell’Italia e del famoso “scandalo della P2″. La P2 è stata una Loggia storica del Grande Oriente d’Italia, fondata nel 1877 col nome di “Propaganda massonica”. La sua caratteristica principale era quella di garantire un’adeguata copertura e segretezza agli iniziati di maggior importanza, sia all’interno che al di fuori dell’organizzazione. Per tale motivo la Loggia, ribattezzata “Propaganda Due” nel Secondo Dopoguerra (da qui: “P2″), fu sempre alle dipendenze dirette del Gran Maestro del GOI sino all’avvento di Licio Gelli. La circostanza che, nel periodo della maestranza, Gelli fosse riuscito a riunire in segreto almeno un migliaio di personalità di primo piano (tra cuiil giovane imprenditore Silvio Berlusconi) principalmente della politica e dell’Amministrazione dello Stato, e la pubblicazione del suo programma sovversivo dell’assetto socio-politico-istituzionale, suscitò uno dei più gravi scandali politici nella storia della Repubblica Italiana, nel febbraio dell’ '81.
Lo scandalo della P2 ha determinato un notevole appannamento dell’immagine della Massoneria in Italia, costituendo un danno per tutto il variegato movimento massonico italiano e non solo per il Grande Oriente d’Italia, di cui la P2 era parte.

Oggi la Massoneria
Dopo la crisi causata dallo scandalo della P2, la Massoneria si stia riprendendo e non si sa ancora bene dove questa possibile “rinascita” possa portare.
Il fenomeno non può che essere preoccupante e i dati su questo effettivo aumento di iscrizioni, soprattutto giovanili, devono suonare allarmanti. Si tratta sicuramente di un rifugio, di un tentativo di ripararsi, di sfuggire alle difficoltà che porta questo periodo di crisi e questa generale implosione del sistema, in primis per i giovani. Giovani che, soli di fronte alla società in crisi che non dà loro alcun tipo di prospettiva e sicurezza, cercano uno scappatoia, qualcosa a cui appigliarsi, delle “spintarelle” che solo persone che contano possono dare.
La Massoneria in Italia resta ancora oggi un potere forte, radicato nelle più alte sfere della società e basato su una rete clientelare di spinte e raccomandazioni garantite agli affiliati senza alcun merito. Insomma, essa si inserisce benissimo nel comune evolversi del panorama italiano, il paese della rete clientelare quasi secolare che ha coinvolto la politica della Democrazia Cristiana del secondo dopoguerra, quella del Vaticano e delle Mafie, della partitocrazia corrotta e, soprattutto, della Massoneria, che deve essere affrontata come un serio problema. Eppure nessuno ne parla.
Alla setta dei massoni segretamente sono iscritti gli increduli in materia di religione, gli ambiziosi di comandare nelle pubbliche amministrazioni, i bramosi di occupare lucrosi impieghi e di avere appalti di opere pubbliche. Inoltre la massoneria, siccome offre agli adepti segnalati vantaggi, annovera oggidì numerosi proseliti nei ministeri, nei pubblici funzionari, negli insegnanti, nei magistrati e nei comandanti dell’esercito.
Per cui non è da meravigliare se ai di loro congiunti, per quanto riconosciuti immeritevoli e persino indegni, vengono conferiti i lucrosi impieghi, nominati professori senza concorso, concesse privative industriali, onorificenze e perfino accordata l’impunità nei casi di delitti commessi.
Se non avesse questi retrosceni illeciti e perseguisse i principi morali originari, non sarebbe necessaria la segretezza, anzi...
La Commissione d'inchiesta sulla Massoneria portò ad una Risoluzione, votata a larghissima maggioranza il 6 marzo 1986 dalla Camera dei deputati, che riconosceva l’autorevolezza e la credibilità dell’ampio lavoro svolto (114 volumi di documenti e di resoconti delle sedute, oltre alle Relazioni conclusive) dalla Commissione d’inchiesta presieduta dall’on. Tina Anselmi. La Commissione d’inchiesta impegnava il Governo “a vigilare affinché il funzionamento del sistema democratico sia informato, in ogni sua manifestazione, al rispetto assoluto del principio di trasparenza dell’ordinamento, in modo da rendere possibile e concreto il controllo democratico dei cittadini in ordine alla vita delle istituzioni e a tutte le attività che attengono al pubblico interesse”. Questo impegno a vigilare ci riguarda dunque tutti.

ATTIVITA'
 
 Ricerca nel  web informazioni per caratterizzare il personaggio di Licio Gelli. (max 10 righi)

martedì 8 gennaio 2013

GLOSSARIO RETORICO

Il significato figurato delle parole
 









Le parole possono essere usate in senso proprio (o denotativo), ma anche in senso figurato, estendendo il loro significato al di là di quello originario:

L'insegnante continuava a spiegare, ma gli alunni avevano staccato la presa. (= non erano più collegati, attenti).


Alla base dell'uso figurato delle parole c'è il senso connotativo che esse assumono, associando al significato proprio, oggettivo della parola sentimenti o giudizi soggettivi:
per esempio, alla parola sole si collegano idee di calore, luce, vita; dicendo "Sei il mio sole", mi riferisco alle connotazioni che ha la parola sole per esprimere la gioia di vivere che mi dà quella persona.
Nuove espressioni figurate vengono continuamente create da scrittori, poeti, pubblicitari, giornalisti, comici, ma anche da persone comuni un po' creative. Quando si diffondono, anche grazie ai mezzi di comunicazione moderna, entrano a far parte del lessico comune.

Sul dizionario sono registrati sia i significati denotativi, sia quelli figurati entrati nell'uso, che vengono aggiornati a ogni nuova edizione. Molte parole della lingua hanno significati derivanti da un uso figurato che è diventato abituale e non viene più notato: le gambe del tavolo, la gru di un cantiere, la rete televisiva, la stella o la diva del cinema, il tifo sportivo ecc. (a volte risulta meno noto o sconosciuto il significato originale).

 
 
 
CLICCA SUL
 e leggi le figure più comuni per riconoscerle quando devi analizzare un testo dal punto di vista formale.
 
 
 Per ogni curiosità di retorica e stilistica ecco il testo di Angelo Marchese
 arte artificio sull'uso delle parole
Angelo Marchese - Dizionario di retorica e di stilistica

domenica 6 gennaio 2013

CANTI E POESIE PER UN'ITALIA UNITA

CANTI E POESIE PER UN'ITALIA UNITA

Il testo dell' inno nazionale

Q uello che segue è il testo completo della poesia originale scritta da Goffredo Mameli, tuttavia l'inno italiano, così come eseguito in ogni occasione ufficiale, è composto dalla prima strofa e dal coro, ripetuti due volte, e termina con un "Sì" deciso.
Mentre leggi qui sotto, ascolta L'INTERA ESECUZIONE DELL'INNO
Testo originale
Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa
Dov'è la vittoria?
Le porga la chioma [1]
Ché schiava di Roma
Iddio la creò
Stringiamoci a coorte [2]
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò
Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi
Perché non siam Popolo
Perché siam divisi
Raccolgaci un'Unica
Bandiera una Speme
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò
Uniamoci, amiamoci
L'unione e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore
Giuriamo far Libero
Il suolo natio
Uniti, per Dio,
Chi vincer ci può?

Stringiamci a coorte,
Siam pronti alla morte,
L'Italia chiamò.

Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano, [3]
Ogn'uom di Ferruccio [4]
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla [5]
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò [6]

Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò
Son giunchi che piegano
Le spade vendute
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute [7]
Il sangue d'Italia
Il sangue Polacco
Bevé col cosacco
Ma il cor le bruciò [8]

Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò
Parafrasi
Gli italiani sono ora fratelli
l'Italia si è risvegliata
é pronta alla guerra
e indossa l'elmo di Scipione l'Africano
La vittoria è di Roma
Perché Dio ha voluto così.

Uniamoci in battaglia
Siamo pronti a morire
per l'Italia
Noi siamo da secoli
sottomessi e presi in giro
perché non siamo un popolo unito
perché siamo divisi in tanti Stati.
Ci dobbiamo raccogliere
sotto un'unica bandiera e un'unica speranza
È arrivato il momento di unirci.

Uniamoci in battaglia
Siamo pronti a morire
per l'Italia.

Uniamoci, amiamoci
l'unione e l'amore
rivelano ai Popoli
le vie del Signore.
Giuriamo di liberare
la patria dove siamo nati.
Se siamo uniti da Dio,
Chi ci può sconfiggere?
Uniamoci in battaglia
Siamo pronti a morire
per l'Italia.

Dalle Alpi alla Sicilia
Dovunque si vuole lottare contro l'oppressore come nella battaglia di Legnano.
Ogni uomo è coraggioso come lo fu il Ferrucci.
I bimbi d'Italia li chiamano Balilla (soprannome di Perasso, uomo che nel ‘700 iniziò a Genova la rivolta contro gli austriaci).
Il suono di ogni campana ha suonato la rivolta come nei Vespri Siciliani.


Uniamoci in battaglia
Siamo pronti a morire
per l'Italia.
Le spade dei mercenari (austriaci)
Sono come canne che si piegano
L'aquila dell'Austria
Ha già perso le penne
L'Austria ha sparso il sangue dell'Italia
e, con l'aiuto della Russia,
anche il sangue della Polonia
ma (presto) morirà.
Uniamoci per la battaglia
Simo pronti a morire
per l'Italia.
  1. Qui il poeta si riferisce all'uso antico di tagliare le chiome alle schiave per distinguerle dalle donne libere che portavano invece i capelli lunghi. Dunque la Vittoria deve porgere la chioma perché le venga tagliata quale schiava di Roma sempre vittoriosa. Torna alla poesia di Mameli
  2. La coorte (cohors, cohortis) era un'unità da combattimento dell'esercito romano, decima parte di una legione. Questo riferimento militare molto forte, rafforzato poi dal richiamo alla gloria e alla potenza militare dell'antica Roma, ancora una volta chiama tutti gli uomini alle armi contro l'oppressore.
  3. La Battaglia di Legnano (29 maggio 1176), con cui la Lega Lombarda sconfisse Barbarossa , qui simbolo dell'oppressione straniera.
  4. Francesco Ferrucci , simbolo dell' Assedio di Firenze (2 agosto 1530), con cui le truppe dell' Imperatore volevano abbattere la Repubblica fiorentina per restaurare la signoria dei Medici. In questa circostanza, il Ferrucci morente venne vigliaccamente finito con una pugnalata da Fabrizio Maramaldo , un capitano di ventura al servizio di Carlo V. «Vile, tu uccidi un uomo morto», furono le celebri parole d'infamia che l'eroe rivolse al suo assassino. È da notare come in seguito il nome maramaldo sia stato associato a termini quali vile , traditore , fellone .
  5. Soprannome di Giovan Battista Perasso che il 5 dicembre 1746 diede inizio, col lancio di una pietra ad un ufficiale, alla rivolta genovese che si concluse colla scacciata degli austriaci, che da alcuni mesi occupavano la città.
  6. I Vespri siciliani , l'insurrezione del Lunedì di Pasqua del 1282 contro i francesi estesasi a tutta la Sicilia dopo essere cominciata a Palermo, scatenata dal suono di tutte le campane della città.
  7. Anche la Polonia era stata invasa dall'Austria, che coll'aiuto della Russia l'aveva smembrata. Il destino della Polonia è singolarmente legato a quello dell'Italia: anche nel suo inno ( Mazurca di Dabrowski ) c'è un riferimento agli italiani, e dei soldati polacchi combatterono in Italia con le truppe alleate contro i tedeschi alla fine della seconda guerra mondiale, partecipando anche all' assalto finale a Montecassino .
  8. Un augurio e un presagio: il sangue dei popoli oppressi, che si solleveranno contro l'Austria, ne segnerà la fine.
Bibliografia: http://it.wikipedia.org/wiki/Inno_di_MameliTarquinio Maiorino, Fratelli d'Italia. La vera storia dell'inno di Mameli , Mondadori 2001.