A DANILO DOLCI (1924-1997), il grande maestro illuminato che, con la sua lezione di vita, ci ha indotto a prendere coscienza delle risorse e delle capacità che esistono in ciascuno di noi, per attuare il cambiamento morale e civile della società, operando in modo da realizzare un suo sogno, che potrebbe essere anche il nostro se saremo in grado di liberarci dalle violente relazioni di dominanza, così che ognuno ritrovi in sé l'umanità che gli è propria.
BENVENUTI NEL BLOG "DAL TRASMETTERE AL COMUNICARE"
Questo BLOG DIDATTICO ha lo scopo di interfacciarsi con la didattica d'Italiano e Storia (e non solo) svolta in classe. Il BLOG si offre ad essere seguito da tutti gli alunni frequentanti L’IIS "Danilo Dolci" di Partinico (PA). Sarà piacevole accogliere qui i vostri post di commento agli argomenti inseriti, da me moderati. Trovano spazio, nel nostro Blog, anche le note alle notizie tratte dai quotidiani: PROGETTO SCUOLA "LETTURA DEL QUOTIDIANO IN CLASSE".
Il mio grazie a tutti i partecipanti!
Prof.ssa Angelica Piscitello
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martedì 13 maggio 2014
La coscienza di Zeno - Italo Svevo - Lezioni di letteratura del '900
Nel saggio "L'uomo e la teoria darwiniana" Svevo, esponendo una sua riflessione sulla teoria darwiniana dell'evoluzione naturale, giunge a pensare che il malato è l'uomo vero, "l'uomo più umano che sia stato creato".
L'inetto è un "abbozzo", un essere in divenire, che ha ancora la possibilità di evolversi verso altre forme proprio grazie alla sua mancanza assoluta di uno sviluppo marcato in qualsivoglia senso, mentre gli individui "normali", "sani", che sono già perfettamente compiuti in tutte le loro parti, sono incapaci di evolversi ulteriormente, si sono arrestati nel loro sviluppo e cristallizzati nella loro forma definitiva.
L'inettitudine non appare più, dunque, un marchio d'inferiorità, che condanna ad un'irrimediabile inadattabilità al reale e quindi alla debolezza e alla sconfitta, ma una condizione in qualche modo privilegiata, aperta e disponibile.
L'atteggiamento di Svevo verso l'inetto è un atteggiamento più aperto e problematico, disposto a guardare all'inetto anche con simpatia, ad accettarlo nella sua mescolanza di positivo e negativo.
ATTIVITA'
Esprimete qui il vostro commento sui temi "malattia" e "salute" del protagonista-narratore dell'opera.
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