BENVENUTI NEL BLOG "DAL TRASMETTERE AL COMUNICARE"

Questo BLOG DIDATTICO ha lo scopo di interfacciarsi con la didattica d'Italiano e Storia (e non solo) svolta in classe. Il BLOG si offre ad essere seguito da tutti gli alunni frequentanti L’IIS "Danilo Dolci" di Partinico (PA). Sarà piacevole accogliere qui i vostri post di commento agli argomenti inseriti, da me moderati. Trovano spazio, nel nostro Blog, anche le note alle notizie tratte dai quotidiani: PROGETTO SCUOLA "LETTURA DEL QUOTIDIANO IN CLASSE".

Il mio grazie a tutti i partecipanti!
Prof.ssa Angelica Piscitello

mercoledì 30 ottobre 2013

IL NOVECENTO

 

INTRODUZIONE

 

IL SECONDO '800 IN EUROPA.


Oltre al Regno d’Italia, un altro stato raggiunge nel 1870 l’unificazione: la Germania. Anche la Germania era divisa in molti stati, è il Regno di Prussia che dà vita all’opera di unificazione sotto l’abile guida del cancelliere Otto Von Bismark. La proclamazione dell’unità tedesca avviene alla conclusione di una guerra vincitrice contro la Francia ( la guerra franco-prussiana: 1870): il Secondo Reich, con a capo un kaiser ( imperatore) diventa uno dei grandi imperi europei, assieme all’impero Russo e Austro-ungarico.

Nella seconda metà del 1800 si sviluppa la “seconda” rivoluzione industriale:
l’energia elettrica, il motore a scoppio, gli sviluppi della chimica e delle biologia produrranno trasformazioni inimmaginabili   in tutti i settori della società. E' l'epoca del progresso scientifico e tecnologico che darà il via alla modernità.

Contemporaneamente  si scatena la corsa alle conquiste coloniali: nascono i grandi imperi coloniali, in particolare inglese e francese. Anche il regno d’Italia, se pur tardivamente, partecipa a questa opera di conquista diventano colonie italiane l’Eritrea, la Somalia e nel 1911, la Libia.

All’inizio del '900 praticamente tutta l’Africa e buona parte dell’Asia era occupata dalle potenze  europee, con l’unica eccezione del Giappone e della Cina. ( Imperialismo coloniale)

IL NOVECENTO


Il secolo scorso vide grandi rivoluzioni e cambiamenti in molti settori

-         la tecnica e la scienza: si sviluppa la seconda rivoluzione industriale basata sull’elettricità e sul motore a scoppio (dal carbone al petrolio). Automobili, aeroplani, telefono, radio, cinema , nuovi prodotti come la plastica  e nuove scoperte mediche (i vaccini, gli antibiotici) cambiano la vita di ognuno;

-         la società di massa: da una società prevalentemente agricola a una società industrializzata: le metropoli, movimenti politici di massa (partiti e sindacati) con milioni di iscritti; la creazione di una opinione pubblica, con i nuovi mass media (giornali, radio, televisioni, cinema);

-         la perdita della centralità politica ed economica dell’ Europa, in favore dell’America e di grandi stati emergenti (Giappone, Cina, India, Brasile), dopo un faticoso percorso di liberazione coloniale.

-         La nascita di grandi problemi di compatibilità ambientale, di distribuzione delle risorse e di esplosione demografica e sottosviluppo.

LA NASCITA DELLA SOCIETA' DI MASSA
 
La società di massa nacque ai primi del Novecento a causa di un urbanesimo sempre più accentuato, della sempre maggiore estensione della “società dei consumatori” e della partecipazione delle masse alla vita politica, grazie al suffragio universale. Si caratterizzò quindi per la nascita e la diffusione di grandi organizzazioni come i partiti di massa e i sindacati che, tuttavia, non riuscirono a restituire all’individuo quel senso di familiarità e di appartenenza di cui aveva avuto goduto nella cosiddetta “società di villaggio”. La nascita della massa creò anche il “fastidio per la massa”, che spinse piccoli gruppi di individui a sentirsi una élite e a cercare di emergere dalla folla. Da questo atteggiamento nacque il “darwinismo sociale” che applicò alla società la teoria della selezione naturale – nata per studiare esclusivamente l’evoluzione biologica – e teorizzò la necessità che una piccola comunità di “forti” dominasse la massa dei “deboli” e se ne servisse come manodopera di schiavi.

ATTIVITA'
1) Leggi dal link Caratteri della società di massa ed esprimi sinteticamente (max 5 righi), con parole tue, che cosa s'intende per "società di massa";
2) Visiona il video e rispondi alla domanda: quali grandi inventori (max 5 righi) diedero impulso alla Seconda Rivoluzione Industriale?
 

2 commenti:

  1. 1) La società di massa si sviluppa nei primi decenni del '900 ed è definita una tipologia di società che si basa sui diritti e sull'uguaglianza, per l'ampia diffusione dei media. La maggior parte della popolazione entra a far parte della società dei consumatori, uniformandosi ai comportamenti e alla mentalità imposti dall'alto. Grazie anche alla società di massa si determinò un allargamento del mercato, con una produzione a serie e ripetitiva. Per far diminuire l'analfabetismo, un ruolo importante fu svolto dalle scuole che offrirono il loro servizio a tutti, nessuno escluso; tutto ciò portò l'incremento della diffusione della stampa. La società di massa, favorì anche la partecipazione alla vita polita, facendo crescere le organizzazioni sindacali; furono istituiti sussidi per i disoccupati e assicurazione contro gli infortuni.


    2) Gli inventori che diedero impulso alla Seconda Rivoluzione Industriale furono: James Watt con la costruzione della macchina a vapore; Robert Fulton che costruì un battello chiamato il "Clermont" e la "Savannah", un'imbarcazione che attraversò l'Oceano Atlantico; George Stephenson che costruì la prima locomotiva: il " Rocket"; il chimico Lavoisier che scoprì che l' idrogeno è piu leggero dell'aria, così volò la prima Mongolfiera (realizzata dai fratelli Mongolfier); Benjamin Franklin che scoprì la carica positiva e negativa inventando il parafulmine; Alessandro Volta inventò la pila elettrica. Furono tanti altri gli inventori che modernizzarono, con le loro scoperte, la nostra società, durante tutto l'arco temporale 1700/1800 e oltre.

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  2. La “società di massa” è la società caratterizzata dal “pieno”, ovvero, la partecipazione di tutta o comunque della gran parte della popolazione alla vita di paese.

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Poiché ho creato questo BLOG per i miei alunni, quindi per fini strettamente didattici, invito i visitatori a non postare commenti, non ne autorizzerei la pubblicazione. GRAZIE!
Prof.ssa Angelica Piscitello