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Questo BLOG DIDATTICO ha lo scopo di interfacciarsi con la didattica d'Italiano e Storia (e non solo) svolta in classe. Il BLOG si offre ad essere seguito da tutti gli alunni frequentanti L’IIS "Danilo Dolci" di Partinico (PA). Sarà piacevole accogliere qui i vostri post di commento agli argomenti inseriti, da me moderati. Trovano spazio, nel nostro Blog, anche le note alle notizie tratte dai quotidiani: PROGETTO SCUOLA "LETTURA DEL QUOTIDIANO IN CLASSE".

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Prof.ssa Angelica Piscitello

domenica 27 ottobre 2013

IL NOVECENTO: Società, cultura ed economia


 
 


Spettacolo al Moulin Rouge 

Il 6 ottobre 1889, a Parigi, nasce il Moulin Rouge, il tempio dello spettacolo. Ritenuto licenzioso per l'epoca, con il suo repertorio rivoluzionario che comprende balli come il famoso can-can, oggi è diventato un mito, un simbolo e un'attrazione per molti turisti.

 


Il periodo che va dal 1870 ca. al 1914 fu un periodo di pace e di sviluppo vissuto dalla borghesia europea tra la guerra franco-prussiana del 1870 e la Prima guerra mondiale. Il nome di "epoca bella" è dovuto a un mito creato a posteriori, che ne sottolineò gli aspetti di creatività e di spensieratezza, di serenità "perbene" e di sicurezza. Si riferisce a una società cosmopolita, benestante, che aveva il suo centro ideale in Francia e che era fiduciosamente convinta della durevolezza della propria condizione, nonostante i contrasti di classe e di ceto, il disagio sociale, l'anarchismo, gli scandali dell'amministrazione repubblicana, un sistema politico fragile. La Prima guerra mondiale mise dolorosamente fine a questa "innocenza di vita", come la definì il poeta boemo Rilke, e rappresenta dunque un sicuro termine di periodizzazione; più discusso è invece il criterio della datazione iniziale, a seconda che si voglia fare riferimento al 1880, anno di grande importanza dal punto di vista finanziario, o alla Exposition Universelle di Parigi del 1900 nella quale trionfò l'illuminazione elettrica, o ancora ai dati della biografia dello scrittore francese Marcel Proust (1871-1922), massimo interprete del periodo. Capitale riconosciuta della belle époque fu Parigi, la ville lumière riedificata da Haussmann, arricchita di palazzi magnificamente ammobiliati, i cui proprietari trascorrevano l'anno tra battute di caccia, soggiorni sulla Costa azzurra, viaggi all'estero, ricevimenti frequentati da poeti, musicisti o letterati.

LEGGI DAL LINK L'APPROFONDIMENTO: PRIMO NOVECENTO
Ma la prima metà del secolo XX fu sicuramente anche uno dei momenti più oscuri e drammatici della storia del mondo. Le gravi tensioni prodotte dalle tendenze imperialistiche delle varie potenze europee, tra la fine dell' Ottocento e i primi anni del Novecento, vennero aggravandosi nel corso di tutto il primo quindicennio del secolo, anche per effetto delle intense rivalità e dei vecchi rancori esistenti tra le singole nazioni e resero la situazione internazionale sempre più precaria. In tutti i paesi si determinò una decisa corsa al riarmo sostenuta e incoraggiata dai movimenti nazionalistici che chiedevano a gran voce una politica di potenza ed esaltavano apertamente la guerra.
Dal punto di vista culturale, l'età che va dall'inizio del secolo alla fine della Seconda guerra mondiale, è caratterizzata da correnti di pensiero e di tendenze speculative che sembrano riflettere le tensioni che agitano il panorama politico e sociale.
In linea con i contrasti e le tensioni che contraddistinguono la situazione politica e sociale, la letteratura del primo novecento è animata da un profondo senso di insoddisfazione e di ribellione nei confronti del vecchio mondo; ribellione che si esprime in una volontà di protesta più o meno rumorosa o, al contrario, al ripiegamento degli artisti su se stessi e a una vera e propria fuga nel privato.


 

ATTIVITA'
Rispondi almeno ad una delle seguenti domande (max 5 righi, per ciascuna risposta)
 
1) Perché il periodo compreso fra XIX e XX secolo è detto Belle époque? 
2) Cosa si intende per “imperialismo”?
3) Chi erano e cosa si proponevano gli anarchici?
4) Quale ruolo occupavano le donne nella società e nell’economia del periodo?
 

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Prof.ssa Angelica Piscitello