- Che cos'è la Massoneria?
- Che potere e influenza ha avuto (ed ha) questa grande organizzazione, con ramificazioni in moltissimi paesi occidentali?
Un po' di storia:
Nel 1700, quando l'Illuminismo trionfò in Europa, attecchisce il movimento politico della Massoneria, che si occupava di rendere più liberi i popoli ed indipendenti le nazioni, e mirava anche a migliorare la condizione di quei poveri diseredati dalla sorte.
Un gran numero di massoni era composto da persone fornite d’ingegno, che si distinguevano negli studi, ed erano di forte carattere, non prive di coraggio, amanti della patria e filantropi nei confronti dei poveri e dei bambini.
La Massoneria nacque come associazione segreta perché lottava per i diritti di libertà, contro l'assolutismo monarchico. Essa traeva il suo nome dalle corporazioni medievali dei “liberi muratori“, i cui membri erano tenuti all’aiuto reciproco e alla conservazione dei segreti del mestiere.
Nel corso dei secoli, con il decadere delle corporazioni artigiane, queste associazioni assunsero un carattere esoterico, di setta, allargandosi anche a membri estranei all’arte muratoria.
Nel corso dei secoli, con il decadere delle corporazioni artigiane, queste associazioni assunsero un carattere esoterico, di setta, allargandosi anche a membri estranei all’arte muratoria.
Finché, all’inizio del ’700, l’associazione perse definitivamente il suo carattere di organizzazione di mestiere, pur conservandone il linguaggio, la simbologia e le strutture organizzative, in primis la divisione in “logge” facenti capo a un “Gran Maestro“.
Nata in Inghilterra e diffusasi presto in tutta Europa e nel Nord America, la “nuova” Massoneria si ispirava a una filosofia deista (Dio era chiamato il grande architetto dell’universo), faceva propri gli ideali illuministi e si dichiarava anticlericale. Legate direttamente o indirettamente alla massoneria erano molte delle società segrete, come la Carboneria, impegnate nelle agitazioni nazionali e costituzionali dell’età della Restaurazione.
Nata in Inghilterra e diffusasi presto in tutta Europa e nel Nord America, la “nuova” Massoneria si ispirava a una filosofia deista (Dio era chiamato il grande architetto dell’universo), faceva propri gli ideali illuministi e si dichiarava anticlericale. Legate direttamente o indirettamente alla massoneria erano molte delle società segrete, come la Carboneria, impegnate nelle agitazioni nazionali e costituzionali dell’età della Restaurazione.
Nella seconda metà del XIX secolo la Massoneria divenne un vero e proprio contraltare della Chiesa di Roma e un luogo di incontro e raccordo tra gruppi politici di orientamento democratico e anticlericale.
I risvolti moderni: le critiche
Tra ’800 e ’900 la Massoneria fu oggetto di critiche e attacchi sempre più frequenti, non solo dai tradizionali avversari cattolici, ma anche da uomini politici e intellettuali di diverse tendenze, che vedevano in essa un centro di potere occulto.
In effetti, nel corso del XX secolo, la Massoneria ha finito col perdere buona parte della sua caratterizzazione ideologica per frammentarsi in una serie di gruppi di interesse legati a specifiche situazioni di singoli paesi.
La Massoneria in Italia
Significativo a questo proposito è il caso dell’Italia e del famoso “scandalo della P2″. La P2 è stata una Loggia storica del Grande Oriente d’Italia, fondata nel 1877 col nome di “Propaganda massonica”. La sua caratteristica principale era quella di garantire un’adeguata copertura e segretezza agli iniziati di maggior importanza, sia all’interno che al di fuori dell’organizzazione. Per tale motivo la Loggia, ribattezzata “Propaganda Due” nel Secondo Dopoguerra (da qui: “P2″), fu sempre alle dipendenze dirette del Gran Maestro del GOI sino all’avvento di Licio Gelli. La circostanza che, nel periodo della maestranza, Gelli fosse riuscito a riunire in segreto almeno un migliaio di personalità di primo piano (tra cuiil giovane imprenditore Silvio Berlusconi) principalmente della politica e dell’Amministrazione dello Stato, e la pubblicazione del suo programma sovversivo dell’assetto socio-politico-istituzionale, suscitò uno dei più gravi scandali politici nella storia della Repubblica Italiana, nel febbraio dell’ '81.
Lo scandalo della P2 ha determinato un notevole appannamento dell’immagine della Massoneria in Italia, costituendo un danno per tutto il variegato movimento massonico italiano e non solo per il Grande Oriente d’Italia, di cui la P2 era parte.
Oggi la Massoneria
Dopo la crisi causata dallo scandalo della P2, la Massoneria si stia riprendendo e non si sa ancora bene dove questa possibile “rinascita” possa portare.
Il fenomeno non può che essere preoccupante e i dati su questo effettivo aumento di iscrizioni, soprattutto giovanili, devono suonare allarmanti. Si tratta sicuramente di un rifugio, di un tentativo di ripararsi, di sfuggire alle difficoltà che porta questo periodo di crisi e questa generale implosione del sistema, in primis per i giovani. Giovani che, soli di fronte alla società in crisi che non dà loro alcun tipo di prospettiva e sicurezza, cercano uno scappatoia, qualcosa a cui appigliarsi, delle “spintarelle” che solo persone che contano possono dare.
La Massoneria in Italia resta ancora oggi un potere forte, radicato nelle più alte sfere della società e basato su una rete clientelare di spinte e raccomandazioni garantite agli affiliati senza alcun merito. Insomma, essa si inserisce benissimo nel comune evolversi del panorama italiano, il paese della rete clientelare quasi secolare che ha coinvolto la politica della Democrazia Cristiana del secondo dopoguerra, quella del Vaticano e delle Mafie, della partitocrazia corrotta e, soprattutto, della Massoneria, che deve essere affrontata come un serio problema. Eppure nessuno ne parla.
Alla setta dei massoni segretamente sono iscritti gli increduli in materia di religione, gli ambiziosi di comandare nelle pubbliche amministrazioni, i bramosi di occupare lucrosi impieghi e di avere appalti di opere pubbliche. Inoltre la massoneria, siccome offre agli adepti segnalati vantaggi, annovera oggidì numerosi proseliti nei ministeri, nei pubblici funzionari, negli insegnanti, nei magistrati e nei comandanti dell’esercito.
Per cui non è da meravigliare se ai di loro congiunti, per quanto riconosciuti immeritevoli e persino indegni, vengono conferiti i lucrosi impieghi, nominati professori senza concorso, concesse privative industriali, onorificenze e perfino accordata l’impunità nei casi di delitti commessi.
Se non avesse questi retrosceni illeciti e perseguisse i principi morali originari, non sarebbe necessaria la segretezza, anzi...
La Commissione d'inchiesta sulla Massoneria portò ad una Risoluzione, votata a larghissima maggioranza il 6 marzo 1986 dalla Camera dei deputati, che riconosceva l’autorevolezza e la credibilità dell’ampio lavoro svolto (114 volumi di documenti e di resoconti delle sedute, oltre alle Relazioni conclusive) dalla Commissione d’inchiesta presieduta dall’on. Tina Anselmi. La Commissione d’inchiesta impegnava il Governo “a vigilare affinché il funzionamento del sistema democratico sia informato, in ogni sua manifestazione, al rispetto assoluto del principio di trasparenza dell’ordinamento, in modo da rendere possibile e concreto il controllo democratico dei cittadini in ordine alla vita delle istituzioni e a tutte le attività che attengono al pubblico interesse”. Questo impegno a vigilare ci riguarda dunque tutti.
ATTIVITA'
Ricerca nel web informazioni per caratterizzare il personaggio di Licio Gelli. (max 10 righi)
Per cui non è da meravigliare se ai di loro congiunti, per quanto riconosciuti immeritevoli e persino indegni, vengono conferiti i lucrosi impieghi, nominati professori senza concorso, concesse privative industriali, onorificenze e perfino accordata l’impunità nei casi di delitti commessi.
Se non avesse questi retrosceni illeciti e perseguisse i principi morali originari, non sarebbe necessaria la segretezza, anzi...
La Commissione d'inchiesta sulla Massoneria portò ad una Risoluzione, votata a larghissima maggioranza il 6 marzo 1986 dalla Camera dei deputati, che riconosceva l’autorevolezza e la credibilità dell’ampio lavoro svolto (114 volumi di documenti e di resoconti delle sedute, oltre alle Relazioni conclusive) dalla Commissione d’inchiesta presieduta dall’on. Tina Anselmi. La Commissione d’inchiesta impegnava il Governo “a vigilare affinché il funzionamento del sistema democratico sia informato, in ogni sua manifestazione, al rispetto assoluto del principio di trasparenza dell’ordinamento, in modo da rendere possibile e concreto il controllo democratico dei cittadini in ordine alla vita delle istituzioni e a tutte le attività che attengono al pubblico interesse”. Questo impegno a vigilare ci riguarda dunque tutti.
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Licio Gelli è un giornalista e finanziere italiano, ma è principalmente noto come maestro venerabile della loggia massonica segreta.
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