BENVENUTI NEL BLOG "DAL TRASMETTERE AL COMUNICARE"

Questo BLOG DIDATTICO ha lo scopo di interfacciarsi con la didattica d'Italiano e Storia (e non solo) svolta in classe. Il BLOG si offre ad essere seguito da tutti gli alunni frequentanti L’IIS "Danilo Dolci" di Partinico (PA). Sarà piacevole accogliere qui i vostri post di commento agli argomenti inseriti, da me moderati. Trovano spazio, nel nostro Blog, anche le note alle notizie tratte dai quotidiani: PROGETTO SCUOLA "LETTURA DEL QUOTIDIANO IN CLASSE".

Il mio grazie a tutti i partecipanti!
Prof.ssa Angelica Piscitello

lunedì 28 aprile 2014

IL FASCISMO IN ITALIA


 
 
IN SINTESI
Lo scontento popolare dovuto alla crisi economica del primo dopoguerra, alla disoccupazione, ai conflitti sociali, alla delusione per il tradimento delle promesse fatte ai reduci di guerra, portò al crollo dello stato liberale, ponendo le premesse per un regime autoritario, il fascismo. Infatti, l’ex socialista Benito Mussolini abbandonò il programma socialista e repubblicano dando inizialmente vita nel 1919 ad un movimento, i fasci italiani di combattimento.
Il 28 ottobre 1922, Benito Mussolini seguito da migliaia di squadristi entra a Roma e si fa nominare capo del governo del Regno d'Italia. Questo evento rappresenta l'ascesa al potere del Fascismo e la fine della democrazia liberale.
L'esercito italiano minaccia di disperdere i suoi adepti ma il re Vittorio Emanuele III rifiuta di firmare lo stato d'assedio e Mussolini, il 30 ottobre, dopo la caduta del governo Facta, e ricevuto l'incarico dal sovrano, costituisce il suo primo ministero supportato dal PNF, il Partito Nazionale Fascista che, col tempo, gli garantisce un potere esecutivo illimitato.

Dopo essersi assicurato con la forza la vittoria elettorale del 1924 - con un forte premio di maggioranza garantito dalle disposizioni della 'legge Acerbo' del '23 -  a seguito della crisi dell'Aventino, è coinvolto nell'assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti, ma avvalendosi dell'indifferenza di Casa Savoia ' che, di fatto, asseconda la liquidazione progressiva delle opposizioni - e della titubanza delle altre forze politiche, nel gennaio 1925 proclama sciolto l'assetto costituzionale liberale e il conseguente nuovo corso fascista.

Sorge, dunque, la dittatura contraddistinta dal partito unico al potere, dalla soppressione delle libertà civili di stampa, riunione, parola; dal rafforzamento delle prerogative del governo, dall'attribuzione di poteri costituzionali al Gran Consiglio del Fascismo, dalla nascita dell'OVRA (la polizia segreta) e dei Tribunali speciali. Ne segue, inoltre, una progressiva e sistematica operazione di propaganda che identifica i caratteri sociali e culturali del totalitarismo italiano: nascono nuovi istituti di regime, si diffonde l'esaltazione delle virtù guerriere del condottiero, il 'duce', nasce una cultura di massa con nuovi simboli, nuove ritualità, nuovi linguaggi tesi al consolidamento di un consenso assoluto al regime del 'Littorio'.

Durante l'era fascista nasce l'IRI, l'Istituto dell'Enciclopedia italiana 'Giovanni Treccani', il CNR, l'AGIP, l'INPS, l'INAIL, Cinecittà, il Festival del Cinema di Venezia.

Nel 1929 Mussolini stipula con la Chiesa Cattolica i 'Patti lateranensi' con l'intento di chiudere la 'questione romana' che aveva diviso, dagli anni del Risorgimento, lo Stato italiano unitario e la Santa Sede. Dopo aver mosso guerra all'Etiopia con l'obiettivo di creare un impero coloniale italiano, nel 1935 stringe un'alleanza con la Germania di Adolf Hitler ' salito al potere due anni prima. Tale alleanza si consolida con la guerra di Spagna del '36, le leggi razziali antisemite del 1938 e viene ratificata dal 'Patto d'acciaio' del 1939. E' l'inizio della seconda guerra mondiale e l'Italia fascista combatte a fianco della Germania nazista e dell'Impero del Giappone, ma è un disastro, prima in Grecia e poi in Russia.

Il 25 luglio del 1943 Mussolini viene sfiduciato dal Gran Consiglio del Fascismo, l'organo di direzione suprema dello Stato, sollevato da capo del governo dal re e arrestato. Sarà liberato l'11 settembre da paracadutisti tedeschi sul Gran Sasso e condotto in Germania da dove ricostituisce il partito fascista e proclama la Repubblica Sociale Italiana con sede a Salò, nel nord Italia.

Il 28 aprile del 1945, tenta la fuga travestito da ufficiale tedesco ma viene catturato dai partigiani a Dongo, vicino Como, e fucilato insieme alla compagna Claretta Petacci a Giulino di Mezzegra.
Il suo corpo martoriato dai colpi viene quindi esposto alla folla a Milano a Piazzale Loreto.

ATTIVITA'
Caratterizzazione del personaggio storico: Benito Mussolini (max 15 righi)

giovedì 3 aprile 2014

IL TEATRO DI LUIGI PIRANDELLO

Mentre il teatro precedente mirava alla rappresentazione di una realtà esistente come un dato di fatto, Pirandello (come già aveva fatto nei romanzi), introduce una visione non più statica, ma dialettica del reale, cioè una realtà oppostamente interpretabile e per questo priva di una sua oggettiva consistenza e tale che non può che generare lo scontro fra varie interpretazioni. Così è (se vi pare), è un'opera teatrale tratta dalla novella omonima, che racconta della signora Frola e il signor Ponza, suo genero. L'opera è incentrata su un tema molto caro a Pirandello: l'inconoscibilità del reale, di cui ognuno può dare una propria interpretazione che non può coincidere con quella degli altri. Si genera così un relativismo delle forme, delle convenzioni e dell'esteriorità, un'impossibilità a conoscere la verità assoluta che è ben rappresentata dal personaggio Laudisi e dalla frase "io sono colei che mi si crede" ripetuta dalla donna misteriosa. Questa è la prima opera teatrale in cui si realizza questa nuova concezione. Questa premessa determina quella caratteristica raziocinante tipica dei personaggi pirandelliani, il loro arrovellarsi a ragionare, a spiegare (la famosa "cerebralità" pirandelliana). La commedia viene così ad assumere l'aspetto di un dialogo filosofico. Tale cavilloso ragionare dei personaggi pirandelliani nasce dal tentativo di spezzare il carcere della solitudine, cioè dalla necessità di far combaciare le visioni opposte della realtà e stabilire quindi un terreno di colloquio, di comunanza. Poiché questo non è possibile, non resta allora che accettare la propria solitudine, il carcere, - cioè quella forma, quella maschera che imprigiona la vita -, in cui la visione degli altri, che non coincide con la nostra, ci ha condannati. A queste due novità, ne va aggiunta una terza: la dissoluzione della finzione scenica, cioè il cosiddetto "teatro nel teatro", che nei Sei personaggi trova non l'unico, ma il più valido esempio. Leggi dal tuo libro: Da “Sei personaggi in cerca d’autore”: Personaggi contro attori "Sei personaggi in cerca d'autore": Un dramma atroce si è presentato alla mente dello scrittore: quello di un padre che, dovendo naturalmente essere conosciuto dalla figliastra soltanto come padre, è invece stato sorpreso da lei in un casa infame, nell'atto di commettere un'azione vergognosa e proprio con lei, che per miseria andava a vendersi. Ma questo dramma l'autore non ha voluto scriverlo e i sei personaggi rifiutati da lui si recano su un palcoscenico a chiedere a un capocomico quella vita artistica che soltanto un poeta potrebbe dar loro. Qui Pirandello intende esemplificare il tema che più gli sta a cuore: l'incomunicabilità. La quale esplode proprio quando gli attori - pregati dai sei personaggi - cercano di rappresentare quella vicenda; ma i personaggi si sentono traditi da quel tentativo di oggettivazione, dalle parole che usano gli attori: la loro realtà esistenziale è un'altra. L'innovazione tecnica - portare sul palcoscenico non un dramma fatto, ma un dramma nel suo progressivo farsi, cioè il cosiddetto "teatro nel teatro", segna il disfarsi delle consuetudini di verosimiglianza del teatro tradizionale e si colloca come una pietra miliare nella drammaturgia europea. E non era questo di Pirandello un gesto d'avanguardia puramente tecnicistico, ma esprimeva una necessità: dopo la descrizione di una società, alle cui false certezze l'autore siciliano aveva tolto impietosamente ogni velo, ora Pirandello faceva crollare anche le consuetudini, i modi di rappresentazione.

ATTIVITA'
Rispondi brevemente alle domande:
1) In che cosa consiste la "Teoria delle maschere" a cui Luigi Pirandello fa riferimento?
2) Perché la maschera non si può togliere?
3) Quali aspetti distingue Pirandello nell'Umorismo?