Analisi guidata
1. A chi si rivolge il poeta con la richiesta Taci all’inizio della poesia?
Alla donna immaginaria che l’accompagna, Ermione, perché vuole ascoltare i suoni della natura e immedesimarsi con essa.
2. Quali sono le parole più nuove di cui si parla al verso cinque?
Quelle parole nuove sono l’inizio del messaggio della natura portato dalla pioggia.
3. La pioggia è paragonata al canto (vv. 41, 43, 69, 98). Di che tipo di pianto si tratta?
Il pianto nominato da D’Annunzio è un pianto di piacere per la metamorfosi che sta avvenendo.
4. Perché la cicala è detta "figlia dell’aria"?
La cicala è chiamata così perché vive sui rami più alti degli alberi.
5. Che cosa è accaduto ad Ermione per cui si dice di lei, ai versi 100 e 101, che è quasi fatta virente e che sembra uscire da una corteccia?
In Ermione sta avvenendo la metamorfosi che da spettatori della natura trasforma lei e il poeta tutt’uno con essa.
9. Qual è la figura etimologica che compare nella prima strofa?
La figura etimologica nella prima strofa è “parole che parlano”.
12. Perché si può parlare di questa poesia come del racconto di una metamorfosi?
Perché il poeta ed Ermione iniziano il loro viaggio nel bosco ascoltando la natura e lo terminano dopo averlo appreso pienamente, diventando tutt’uno con essa.
14. Perché si può affermare che la poesia compie un itinerario perfettamente circolare? Verifica la correttezza delle risposte nella presentazione del testo.
All’inizio del componimento Ermione e il poeta si trovano alle soglie del bosco, mentre iniziano ad ascoltare le parole nuove (vv. 5), alla fine della prima strofa la pioggia inizia a renderli parte della natura, il primo annuncio si trova nei versi 20 e 21, con la metafora volti silvani, in altre parole volti che appartengono al bosco. Verso la metà della seconda strofa c’è un altro passo di questa metamorfosi, dal verso 50 fino al 61, dove D’Annunzio e la sua compagna vivono della stessa vita degli alberi (d’arborea vita viventi verso 55), il volto ed i capelli d’Ermione sono divenuti come una foglia e come le chiare ginestre (vv. 58 e 61). Nella presentazione di questa strofa il poeta usa la congiunzione e sia per rivolgersi agli alberi (verso 46) che per rivolgersi a lui ed ad Ermione (verso 52), in questo modo egli mette le due persone allo stesso piano degli alberi. Nell’ultima strofa infine si compie la metamorfosi vera e propria, sottolineata dalle continue similitudini con la natura (vv. 102 – 109). Si può affermare che la poesia compia un itinerario circolare perché alla fine dell’ultima strofa sono ripetuti gli ultimi versi della prima.
15.Come hai potuto notare in questa poesia, la natura, per D’Annunzio, riesce a rappresentare quei sentimenti e quei segreti che sono propri anche dell’uomo.
Sei d’accordo con questa definizione? Motiva la tua risposta con un breve testo.
Io sono d’accordo, i segreti propri all’uomo sono propri anche della natura soprattutto nel verso 74, dove si parla di quell’umida ombra remota, e nel verso 94 con quel chi sa dove, chi sa dove; l’umida ombra remota rappresenta i segreti della natura e dell’uomo nascosti (segreti, appunto) chissà dove in se stessi.
ATTIVITA'
Riassumi il messaggio portante della poesia (max 10 righi).
1. A chi si rivolge il poeta con la richiesta Taci all’inizio della poesia?
Alla donna immaginaria che l’accompagna, Ermione, perché vuole ascoltare i suoni della natura e immedesimarsi con essa.
2. Quali sono le parole più nuove di cui si parla al verso cinque?
Quelle parole nuove sono l’inizio del messaggio della natura portato dalla pioggia.
3. La pioggia è paragonata al canto (vv. 41, 43, 69, 98). Di che tipo di pianto si tratta?
Il pianto nominato da D’Annunzio è un pianto di piacere per la metamorfosi che sta avvenendo.
4. Perché la cicala è detta "figlia dell’aria"?
La cicala è chiamata così perché vive sui rami più alti degli alberi.
5. Che cosa è accaduto ad Ermione per cui si dice di lei, ai versi 100 e 101, che è quasi fatta virente e che sembra uscire da una corteccia?
In Ermione sta avvenendo la metamorfosi che da spettatori della natura trasforma lei e il poeta tutt’uno con essa.
9. Qual è la figura etimologica che compare nella prima strofa?
La figura etimologica nella prima strofa è “parole che parlano”.
12. Perché si può parlare di questa poesia come del racconto di una metamorfosi?
Perché il poeta ed Ermione iniziano il loro viaggio nel bosco ascoltando la natura e lo terminano dopo averlo appreso pienamente, diventando tutt’uno con essa.
14. Perché si può affermare che la poesia compie un itinerario perfettamente circolare? Verifica la correttezza delle risposte nella presentazione del testo.
All’inizio del componimento Ermione e il poeta si trovano alle soglie del bosco, mentre iniziano ad ascoltare le parole nuove (vv. 5), alla fine della prima strofa la pioggia inizia a renderli parte della natura, il primo annuncio si trova nei versi 20 e 21, con la metafora volti silvani, in altre parole volti che appartengono al bosco. Verso la metà della seconda strofa c’è un altro passo di questa metamorfosi, dal verso 50 fino al 61, dove D’Annunzio e la sua compagna vivono della stessa vita degli alberi (d’arborea vita viventi verso 55), il volto ed i capelli d’Ermione sono divenuti come una foglia e come le chiare ginestre (vv. 58 e 61). Nella presentazione di questa strofa il poeta usa la congiunzione e sia per rivolgersi agli alberi (verso 46) che per rivolgersi a lui ed ad Ermione (verso 52), in questo modo egli mette le due persone allo stesso piano degli alberi. Nell’ultima strofa infine si compie la metamorfosi vera e propria, sottolineata dalle continue similitudini con la natura (vv. 102 – 109). Si può affermare che la poesia compia un itinerario circolare perché alla fine dell’ultima strofa sono ripetuti gli ultimi versi della prima.
15.Come hai potuto notare in questa poesia, la natura, per D’Annunzio, riesce a rappresentare quei sentimenti e quei segreti che sono propri anche dell’uomo.
Sei d’accordo con questa definizione? Motiva la tua risposta con un breve testo.
Io sono d’accordo, i segreti propri all’uomo sono propri anche della natura soprattutto nel verso 74, dove si parla di quell’umida ombra remota, e nel verso 94 con quel chi sa dove, chi sa dove; l’umida ombra remota rappresenta i segreti della natura e dell’uomo nascosti (segreti, appunto) chissà dove in se stessi.
ATTIVITA'
Riassumi il messaggio portante della poesia (max 10 righi).