Chi ha conosciuto Danilo Dolci è rimasto colpito dal personaggio, per
la sua spiccata ed eccezionale personalità. Non esistono precedenti, nella
storia del nostro territorio partinicese e non solo, di persone così decise a
migliorare il prossimo e l’ambiente umano, nel rapporto di solidarietà uomo-animale/uomo-natura. Egli, combattendo, in modo non
violento i poteri forti dei gruppi mafiosi - malavitosi - clientelari e il connubio
mafia-politica che frenavano l’economia già disastrata del secondo dopoguerra,
ha dato prova di amare l’uomo, anche quando questi si manifestava sconsiderato e
violento perché, da ottimista qual era, era sicuro che c’era il modo di educarlo e lui credeva di averlo trovato e,
quindi, poteva cambiarlo!
In Danilo Dolci è chiaro che la politica è educazione e l'educazione è politica, in quanto i presupposti della democrazia sono presupposti culturali e non solo istituzionali. La democrazia per Danilo Dolci si forma innanzitutto nella cultura, nella testa delle persone. Danilo Dolci nasce come poeta, opera come animatore sociale, e muore come educatore.
Ciascuno cresce solo se sognato
C'è chi insegnaguidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c'è chi si sente soddisfatto
così guidato.
C'è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c'è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
C'è pure chi educa, senza nascondere
l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d'essere franco all'altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.
http://www.descrittiva.it/calip/0607/mona/tutto.pdf
ATTIVITA':
Provate a parafrasare la poesia, soffermandovi sul messaggio espresso nell'ultimo verso.