Il Neorealismo è un movimento culturale generato da un "clima etico morale" sviluppatosi nel secondo dopoguerra, tra il 1943 e il 1952.
Esso, pur rifacendosi a modelli prevalentemente ottocenteschi (Verga soprattutto), è caratterizzato dalla necessità, da parte degli intellettuali di sinistra, antifascisti (artisti, letterati, registi...), di un ritorno alla realtà, dopo il soggettivismo e l'intimismo che avevano caratterizzato gli anni Trenta.
Il riferimento è la realtà della guerra, della Resistenza e del dopoguerra, con la sua miseria e con le sue lotte politiche.
L' "Andare verso il popolo" sarà l'impegno dei letterati e dei registi del cinema neorealista, nella convinzione che siano i fatti stessi a caricarsi di significato etico ed estetico.
L'impegno culturale e sociale darà spazio a testimonianze dirette e alle esperienze autobiografiche, come, per esempio quelle di guerra e di prigionia.
La nuova narrativa di influenza americana (Hemingway, per esempio) assume caratteristiche del "parlato", con un'attenzione anche alle diverse caratteristiche regionali, che mira a conferire autenticità alla narrazione.
Tra gli autori più importanti del Neorealismo ricordiamo: Vittorini, Pavese, Fenoglio, Moravia, Pratolini, Cassola, Alvaro, Calvino (per la sua produzione giovanile), Primo Levi e Carlo Levi.
Per la produzione cinematografica si possono citare i capolavori di Vittorio De Sica, Ladri di biciclette (1948), Umberto D (1952) e di Roberto Rossellini Roma città aperta (1945). Ma sono tante le opere e i film di grande importanza che testimoniano la miseria e la povertà a cui ha condotto la dittatura fascista!
Il Neorealismo, tuttavia, non è solo denuncia, è anche impegno di ricostruzione materiale e morale del paese.
Caratteristiche principali:
- Trame ambientate fra le classi disagiate e lavoratrici, con lunghe riprese all’aperto. Questo perché fondamentalmente gli studi di Cinecittà non erano disponibili per via dei bombardamenti e perché erano occupati dagli sfollati.
- Utilizza spesso attori non professionisti per le parti secondarie e a volte anche per quelle primarie.
- Uno dei temi principali è la situazione economica e morale del dopoguerra italiano, come sono cambiati o stanno cambiando gli italiani, i loro sentimenti e le loro misere condizioni di vita.
- Scene di vita quotidiana: gente “normale”, lavoratori, disoccupati, madri, ragazze, bambini ripresi durante le loro occupazioni quotidiane. Lo sguardo si sposta quindi dal singolo al generale, al collettivo.
- Uso del dialetto (anche nei titoli Paisà, Sciuscià), che il fascismo aveva bollato come “deteriore” e del plurilinguismo.
I FILM DEL NEOREALISMO
Caccia tragica Ossessione
La Ciociara Paisà
Il Conformista Racconti romani
Cristo si è fermato ad Eboli Le ragazze di San Frediano
Cronaca familiare Riso amaro
Cronache di poveri amanti Roma città aperta
Don Giovanni di Sicilia Sciuscià
Dov'è la libertà? Senso
Europa '51 Roma ore 11
Fontamara La Romana
Germania anno zero Siamo donne
Gli indifferenti Stazione termini
Ladri di biciclette La terra trema
La macchina ammazzacattivi La tregua
Un marito per Anna Zaccheo Umberto D
Metello Uomini e no
Miracolo a Milano Le notti di Cabiria
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